Progetto Crescita aumenta il fatturato di oltre 400mila euro e chiude il 2023 in positivo dopo due anni di perdite
Il bilancio del 2023 di Progetto Crescita chiude in positivo, dando alla cooperativa sociale ravennate la possibilità di rialzarsi dopo anni difficili e dal segno negativo.
Analizzando i numeri, si vede un fatturato in aumento, che si attesta oltre gli 8 milioni e 500 mila euro (in crescita di oltre 400mila euro rispetto al 2022). Molto positivo anche l'utile: 42mila euro che l'assemblea, riunita presso il centro aggregativo Quake di Ravenna, ha scelto di destinare a riserva della cooperativa per risanare le perdite degli scorsi anni.
“I risultati ottenuti nel 2023 ci soddisfano molto - commenta Francesca Battistini, presidente Progetto Crescita - e ci permettono di guardare al futuro con più ottimismo e serenità. Veniamo da un biennio di bilanci in negativo, dovuti alla pandemia e ai rincari generali e soprattutto alla gestione della Scuola Maria Ausiliatrice di Lugo. Il notevole aumento del fatturato che abbiamo avuto deriva dall'incremento dalla vendita dei nostri servizi e dalle prestazioni che facciamo, che da soli (senza contare i contributi che riceviamo per alcuni servizi) hanno superato gli 8 milioni di euro. Tutto questo in un anno che ha visto uno dei nostri servizi educativi distrutto dall'alluvione, mi riferisco alla Scuola dell'Infanzia Asilo Azzaroli di Sant'Agata sul Santerno, dove siamo in cogestione insieme a Solco Ravenna, nostro consorzio di riferimento, e alla Fondazione Azzaroli”.
Progetto Crescita dà lavoro a 350 persone di cui 264 donne e 174 soci e socie della cooperativa. La cooperativa è attiva principalmente nel territorio ravennate in quattro aree principali: infanzia/ adolescenza, disabilità, integrazione sociale e dipendenze patologiche. “Per ognuna delle aree abbiamo servizi anche molto diversi tra loro - prosegue la presidente -. Tra quelli numericamente più importanti c'è sicuramente il servizio di inclusione educativa scolastica per il Comune di Ravenna e Russi che nel 2023 ha costituito da solo il 50% del fatturato. I risultati positivi sono stati possibili anche grazie alle migliori performance ottenute dai servizi gestiti in maniera diretta, come ad esempio la Comunità terapeutica l'Ancora e il Cas di via Torre. Inoltre abbiamo introdotto un sistema di controllo di gestione che ci permette di intervenire tempestivamente quando un servizio o una prestazione non ottengono i risultati sperati”.
Per quanto riguarda il 2024 la cooperativa è impegnata a consolidare i servizi attivi ma soprattutto a garantire ai propri soci e alle proprie socie gli aumenti salariali previsti con il nuovo contratto nazionale della cooperazione sociale, entrato in vigore a febbraio. “Garantire l'applicazione del contratto senza che la cooperativa vada in perdita è la nostra grande sfida in questo momento - aggiunge Battistini -. Stiamo lavorando con impegno affinché i nostri committenti, per lo più amministrazioni comunali, riconoscano il maggiore costo del lavoro nella definizione delle tariffe che ci vengono riconosciute per la realizzazione dei servizi. Le risposte che abbiamo ricevuto dai primi confronti sono positive e speriamo di giungere presto a un accordo che ci permetta di lavorare anche per quest'anno con serenità”.