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Io e Falastin

Storia di una reciprocità che abbatte le diffidenze

Io e Falastin Io e Falastin

L'empatia è un requisito imprescindibile in un rapporto assistenziale, è l'elemento che io prediligo rispetto a tutti gli altri. Per questo ho incontrato ed esaminato molte persone “aspiranti badanti”, prima di incontrare Falastin. La mia piccola amica l'ho scelta tra tante.

La prima volta che la vidi era spaurita, mi guardava timidamente con i suoi occhioni scuri, vivaci ma velati di malinconia e di immensa tristezza, occhi che le riempivano il volto cinto da un velo variopinto, con indosso il costume tipico della sua tradizione culturale.
Me ne innamorai al primo sguardo!

Il viaggio di Falastin

Falastin viene dalla lontana Somalia, terra bellissima, dalla natura incontaminata e dai passaggi mozzafiato, purtroppo martoriata dalla guerra che imperversa da anni, rendendo difficile la permanenza in quei luoghi. Mamma di quattro bambini, a causa dei conflitti interni alla sua terra d'origine, Falastin è stata costretta a lasciare la sua famiglia per raggiungere la nostra amata Italia, una terra di salvezza per lei e di speranza per tutti i suoi cari.

In una delle nostre chiacchierate, mi confidò che, sola con la sua paura, sul quel gommone che la portava in Italia, si era aggrappata al pensiero che il suo sacrificio avrebbe regalato alla sua famiglia la speranza di una vita più serena. Da quel pensiero aveva attinto la forza e il coraggio per sopravvivere a quei drammatici, interminabili giorni di traversata in mare aperto.

Un'amicizia che oltrepassa le barriere

Oggi Falastin è una giovane donna fortemente radicata alle proprie radici, agli usi e ai costumi della sua terra, nel rispetto di usanze e abitudini di noi occidentali. Il nostro è un rapporto molto stretto, un'amicizia ricca di sentimenti autentici, in cui contaminazioni di etnie e religioni diverse si mescolano in una reciprocità che abbatte la diffidenza.

E io il pregiudizio lo conosco bene.

È quella barriera che impedisce alle persone “poco attente a ciò che è altro” di guardare oltre, rendendole incapaci di lasciarsi affascinare da ciò che è diverso, nuovo, non noto. Invece se c'è una gioia autentica, immensa, che auguro a tutti è quella di scoprire i legami veri e profondi che possono nascere con chi proviene da un Paese lontano dal nostro.


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