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Ritorno alla normalità per Asscor, ma pesa la carenza di personale socio sanitario

La cooperativa sociale ravennate ha approvato in assemblea un fatturato da 25 milioni di euro dovuto per l'86% ai servizi per la terza età

Ritorno alla normalità per Asscor,  ma pesa la carenza di personale socio sanitario Ritorno alla normalità per Asscor,  ma pesa la carenza di personale socio sanitario

Il fatturato a quasi 25 milioni di euro e il bilancio economico in sostanziale pareggio sono il segnale per Asscor che il 2023 ha sancito la fine della pandemia e la ripresa della normalità nei servizi alla persona erogati dalla cooperativa sociale ravennate.

Asscor opera da più di 40 anni nei servizi alla persona, in particolare in quelli dedicati alla popolazione anziana. I numeri mostrano l'importante ruolo della cooperativa nella tenuta del welfare del territorio ravennate: “Abbiamo all'attivo 587 lavoratori, di cui 530 (il 90,3%) sono donne e 405 sono socie e soci della cooperativa - sottolinea il direttore di Asscor Fausto Maresi -. L'86% del nostro fatturato proviene dal settore della terza età: siamo presenti o gestiamo in  forma diretta o in cogestione 11 case residenza e 7 centri diurni, quasi tutti accreditati con la Regione Emilia-Romagna. Il 2023 ci ha visto impegnati in particolare sull'assestamento dell'operatività all'interno della Casa Residenza Anziani Rosa dei Venti - dove siamo presenti insieme a Solco Ravenna, nostro consorzio di riferimento, e alla cooperativa Il Cerchio - e sul consolidamento delle attività della Comunità alloggio Villa Glicine acquisita nel 2022. Inoltre abbiamo lavorato per il ripristino della normalità all'interno delle nostre strutture residenziali: si è potuta di fatto definire terminata l'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia e si è entrati in una fase post pandemica, con una ripresa delle attività sia interne che esterne nelle nostre strutture”.

L'impegno che la cooperativa dedica alla qualità dei servizi delle strutture residenziali e diurne per anziani e disabili è stato valutato con un questionario proposto agli utenti e ai loro familiari: in una scala da 1 a 5 il grado di soddisfazione emerso nella valutazione complessiva è più che buono, con valori minimi che vanno da 4.2 al 4.6.

“La vocazione della nostra cooperativa è garantire il benessere delle persone a cui dedichiamo il nostro lavoro e offrire le migliori condizioni lavorative ai nostri dipendenti e soci - aggiunge la presidente Loredana Miceli -. Gli obiettivi del 2024 e del prossimo anno vanno proprio in questa direzione. Al momento la nostra priorità è il reclutamento di nuovo personale socio sanitario. Abbiamo già messo in atto diverse modalità e iniziative, compreso il reclutamento dall'estero, ma non sono sufficienti. Siamo davanti a un fenomeno strutturale e non a una difficoltà episodica. Insieme a Solco Ravenna stiamo cercando ogni possibile soluzione per far fronte a questa emergenza che pesa sui nostri lavoratori e pesa sul mantenimento degli alti standard di qualità che vogliamo offrire con i nostri servizi”.

Oltre al reperimento di nuovo personale la cooperativa nel 2024 è impegnata anche su altri progetti: “Stiamo avviando il percorso per la certificazione della Parità di genere - aggiunge il direttore Maresi - e lavorando per avere la certificazione di qualità Iso 9001 per 3 strutture residenziali che ancora non sono certificate. Inoltre stiamo monitorando l'impatto che il nuovo contratto collettivo nazionale della cooperazione sociale applicato da febbraio 2024 avrà sulla nostra cooperativa e lavorando affinché ci sia il giusto riconoscimento del valore del lavoro della cooperazione sociale da parte della Regione e degli enti pubblici”.

 
 

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